Tuesday, June 22, 2010

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18/06/2010
Per Aspera: drammaturgie possibili in villa
Scritto da: Massimo Marino alle 23:59
Tags: alberTStanley, perAspera, villa Aldrovanti-Mazzacurati a Bologna; Brainstorming

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Fuori dai canoni, sorprendenti, mutanti, disturbanti. Mentre a Bologna si continua a parlare con nostalgia del Duse - di "quando eravamo bambini", di "quando era il teatro della citt�", di "quando il teatro era teatro", e non si vede che nessuno vuole risolvere una questione insolubile e inattuale e che qualcuno forse ha tirato un sospiro di sollievo per l'abolizione dell'Eti che taglia la testa al toro - continua a avanzare, lontano dai grandi palcoscenici, un altro teatro.
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In villa Aldrovandi-Mazzacurati, a Bologna, davanti al portico neoclassico, ogni sera fino
a mercoled� 23 si viene accolti da un "personal dancer". Ti fa scegliere una musica sul suo iPod, o te la impone, e poi ti guida in un ballo sotto le nubi del tramonto di queste giornate metereopatiche. Ogni sera quattro-cinque gruppi, di teatro, musica e danza (ma molti, come si usa, incrociano i generi) ti portano in un percorso fatto di brevi frammenti. In realt� si tratta spesso di opere almeno apparentemente compiute, che rifiutano i formati consolidati, la narrazione, l'ampio respiro.

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Non si mette in scena un tempo della riproduzione, una "re-citazione": si crea un evento, uno stare l�, un consumare un'esperienza. Pu� essere una canzone rimixata in un altro immaginario, un "Like a virgin" dilatata alla Tom Waits tra parrucche abbandonate in terra, cantata da un performer avvinghiato al microfono, un danzatore come Stefano Questorio (formazione con Wim Vandekeybus, lunga collaborazione con Roberto Castello) che nega il movimento per un'azione che evoca e smonta figure spettacolari, e mette in questione la durata, il corpo, la voce. Oppure pu� essere un delizioso epigrammatico concerto, come quello dei M�ntica, che mescolano esplorazioni elettroniche con le emozionanti risonanze e i cullanti ghirigori della voce della brava cantante Roc�o Rico Romero. O un filmato in parte live, proiettato da Ipazia tra due colonne, un viaggio tra architetture naturali e suoni (quelli sono sempre presenti, come incombenza, minaccia elettronica), che alla fine si pu� replicare di persona penetrando alle nostre spalle nel piccolo, umido labirinto di verzura della villa.

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La sfida di questa rassegna dedicata alla scena giovane e anticonvenzionale, � quella di popolare uno spazio mettendo in campo energie nuove. Si intitola perAspera e sottintende "ad astra": ritrae la difficolt� di artisti che ancora trovano spazi solo marginali, nonostante parlino lingue pi� all'altezza dei nostri giorni di manifestazioni propagandate dai mass media ormai per pigrizia, perch� nessuno va poi a vederle le cose, perch� non c'� pi� una critica, ma solo voci che si ripetono come echi sempre pi� lontani, perdendo di sostanza.

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Per villa Mazzacurati, orfana del teatrino settecentesco, che doveva essere uno degli spazi ma � stato chiuso per la caduta di un calcinaccio, girano un laboratorio di Menoventi, i folli neobarocchi e neodecadenti Fratelli Broche, i viaggi antropologici e politici del Teatrino Clandestino, la sua costola neocubofuturista Komakino, la danza spaziale di Gohatto, le invenzioni negative di Cosmesi, formazioni tutte da scoprire come Macellerie Pasolini, Valeria Borrelli, le Hana-ni proiettate nei manga, Semivolanti, Cilema Reisen, Rossella Dassu, Teatro Spaesato, Alessandro Bedosti e altre. Con Kinder off, dedicato ai bambini, dalle 18.30 alle 20. Fino a mercoled�.

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www.paradoxaproject.org/peraspera / perAspera. drammaturgie possibili, 15-23 giugno 2010, via Toscana 19, Bologna. una produzione alberTStanley

seguite il festival anche su Brainstorming, un progetto di Elisa Fontana
Pubblicato il 18.06.10 23:59 | Permalink| Commenti(0) | Invia il post